martedì 16 luglio 2013

Referendum Radicali 2013

In modo a mio avviso scandaloso non c'è nessuna informazione sui referendum promossi dai Radicali in merito a Giustizia  (6 quesiti) e altri argomenti (6 quesiti).

Per questo motivo invito tutti a leggere i quesiti e a recarsi a firmare per quelli sui quali siete d'accordo.

Mi auguro di cuore che tutti coloro che si recheranno a firmare trovino lunghe file!

Le informazioni le potetete trovare sul seguente link
http://www.radicali.it/primopiano/20130624/12-referendum-radicali-democrazia-nuovi-diritti-umani-giustizia-giusta-cambiamo

lunedì 4 marzo 2013

Eletti & elettori

Affermare di essere basita e un tantino sconcertata è decisamente poco: credo che quasi tutti gli italiani abbiano avuto modo di vedere ed ascoltare le dichiarazioni e le risposte di alcuni eletti del M5S relativamente all'architettura della nostra Repubblica.

Una precisazione: i precedenti onorevoli (deputati e senatori) diedero ampia e documentata dimostrazione della loro "ignoranza" (condizione di chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto) in diverse interviste. Pertanto il mio pensiero non è incentrato solamente sui grillini.

Fatta questa dovuta precisazione, ritengo assolutamente inaccettabile che un candidato al Parlamento, non conosca:
1) i luoghi ove si svolge l'attività legislativa e di governo
2) non sappia che il Presidente della Repubblica viene eletto e non nominato
3) non conosca il sistema di elezione del Presidente della Repubblica

In questi giorni i nuovi parlamentari "grillini" ci hanno dato ampia testimonianza della qualità del  Parlamento uscito dalle ultime elezioni.

Altresì trovo inaccettabile che un cittadino chiamato - attraverso il proprio voto - ad eleggere coloro i quali avranno la responsabilità di governare il Paese e di legiferare per il bene comune non conosca il sistema parlamentare italiano, il funzionamento di Camera e Senato, la procedura di elezione del Presidente della Repubblica.

Questa situazione è conseguenza prima di tutto di un sistema scolastico inadeguato ma anche di grande "immaturità civica" degli italiani.

Faccio un invito al prossimo Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca: metta subito al lavoro i tecnici del ministero per sanare questa situazione. Si preveda l'obbligo dell'insegnamento della Costituzione, del sistema parlamentare e di governo italiano, del funzionamento di Camera e Senato, delle figure istituzionali (Presidente della Repubblica, Primo Ministro, Preseidente della Camera e del Senato).

Non è più ammissibile una tale ignoranza: per il bene dell'Italia e degli italiani.


venerdì 1 marzo 2013

CONCERTO DI BENEFICIENZA

A PARZIALE MODIFICA DEL POST CON OGGETTO "CONCERTO DI BENEFICIENZA" VI SEGNALO CHE L'INDIRIZZO MAIL CORRETTO PER PRENOTARSI E' IL SEGUENTE:

JazzCongo2013@gmail.com


Venite numerosi!

martedì 26 febbraio 2013

Elezioni 2013

E adesso?
Tutti coloro che hanno premiato Grillo e i suoi adepti ritengono veramente che l'Italia possa ritornare ad essere protagonista in Europa, possa tornare a crescere, a creare posti di lavoro, possa iniziare a lavorare per un nuovo boom economico?

Grillo avrà dato voce al più che comprensibile e giustificato malcontento dei cittadini ma non ha fatto una - dicasi una - proposta seria, realizzabile, non demagogica che possa dare a questo Paese una qualche possibilità di uscire dalle secche dove , prima la crisi economica e dopo il governo Monti, l'hanno portata e da dove - con una politica economica cieca - stenta ad uscire.

La situazione di Camera e Senato non consente a nessuno di governare. Tornare al voto sarebbe un suicidio.
Quale altra soluzione?

L'Italia deve essere governata ma una parte di italiani incoscienti ha fatto in modo che ciò sarà molto difficile se non impossibile.

martedì 19 febbraio 2013

Concerto di beneficienza

Vi segnalo il seguente evento:
 
CONCERTO DI SOLIDARIETA'  - JAZZ SENZA CONFINI: DA BIX A ROSSINI
 
PER FINANZIARE IL PROGETTO "UN FUTUTO PER LOMELA" (REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO)
 
VENERDI' 22 MARZO 2013
ORE 21.00
SALA CONGRESSI - PROVINCIA DI MILANO
VIA CORRIDONI 16
MILANO
 
L'evento e' organizzato da VISES ONLUS (ONG di riferimento di Federmanager).
 
Per prenotazioni: JazzCongo@gmail.com
Adesioni anche in loco la sera del concerto presso la Sala Congressi dalle ore 19.00
Libero contributo consigliato € 20,00
 

lunedì 7 gennaio 2013

Sogno o son desta?

L'ex premier Monti vuole accreditarsi come "diverso" rispetto alla classe politica corrente ma ahimè adesso che è in piena campagna elettorale è peggio di tutti.
A pochi giorni dalle dimissioni quale Primo Ministro in parte rinnega ciò che fino a qualche settimana fa rivendicava quale eccellente risultato dei suoi 13 mesi di governo: riforma del lavoro, IMU, il congelamento dell'aumento dell'IVA (previsto per il 1 luglio 2013).

Unico commento possibile: vergognoso e ridicolo. Questo sarebbe l'uomo nuovo che vuole riformare il Paese, riportarlo allo splendore economico e sociale: stiamo bene attenti quando dovremo esprimere il nostro voto.

A proposito: l'eliminazione dell'IMU sulla prima casa (proposta da Berlusconi e per questo sbeffeggiato e deriso anche dall'ex premier) costerebbe allo Stato 6 miliardi di Euro mentre l'abbassamento di un punto dell'Irpef per i redditi più bassi (proposta del Prof.)16 miliardi.
Quale delle due misure è più probabile possa essere attuata?

Caro Monti non scherzi e sopratutto non prensa in giro gli italiani.

domenica 6 gennaio 2013

Fermare il Declino: 10 proposte realmente liberali e liberiste.

La proposta di "Fermare il Declino"

10 interventi per la crescita




  1. Ridurre l'ammontare del debito pubblico
  2. Ridurre la spesa pubblica di almeno 6 punti percentuali del PIL nell'arco di 5 anni
  3. Ridurre la pressione fiscale complessiva di almeno 5 punti in 5 anni
  4. Liberalizzare rapidamente i settori ancora non pienamente concorrenziali
  5. Sostenere i livelli di reddito di chi momentaneamente perde il lavoro anziché tutelare il posto di lavoro esistente o le imprese inefficienti
  6. Adottare immediatamente una legislazione organica sui conflitti d'interesse
  7. Far funzionare la giustizia
  8. Liberare le potenzialità di crescita, lavoro e creatività dei giovani e delle donne
  9. Ridare alla scuola e all'università il ruolo, perso da tempo, di volani dell'emancipazione socio-economica delle nuove generazioni
  10. Introdurre il vero federalismo con l'attribuzione di ruoli chiari e coerenti ai diversi livelli di governo
1Ridurre l'ammontare del debito pubblico. E' possibile scendere rapidamente sotto la soglia simbolica del 100% del PIL anche attraverso alienazioni del patrimonio pubblico, composto sia da immobili non vincolati sia da imprese o quote di esse.
2Ridurre la spesa pubblica di almeno 6 punti percentuali del PIL nell'arco di 5 anni. La spending review deve costituire il primo passo di un ripensamento complessivo della spesa, a partire dai costi della casta politico-burocratica e dai sussidi alle imprese (inclusi gli organi di informazione). Ripensare in modo organico le grandi voci di spesa, quali sanità e istruzione, introducendo meccanismi competitivi all’interno di quei settori. Riformare il sistema pensionistico per garantire vera equità inter—e intra—generazionale.
3 Ridurre la pressione fiscale complessiva di almeno 5 punti in 5 anni, dando la priorità alla riduzione delle imposte sul reddito da lavoro e d'impresa. Semplificare il sistema tributario e combattere l'evasione fiscale destinando il gettito alla riduzione delle imposte.
4Liberalizzare rapidamente i settori ancora non pienamente concorrenziali quali, a titolo di esempio: trasporti, energia, poste, telecomunicazioni, servizi professionali e banche (inclusi gli assetti proprietari). Privatizzare le imprese pubbliche con modalità e obiettivi pro-concorrenziali nei rispettivi settori. Inserire nella Costituzione il principio della concorrenza come metodo di funzionamento del sistema economico, contro privilegi e monopoli d'ogni sorta. Privatizzare la RAI, abolire canone e tetto pubblicitario, eliminare il duopolio imperfetto su cui il settore si regge favorendo la concorrenza. Affidare i servizi pubblici, incluso quello radiotelevisivo, tramite gara fra imprese concorrenti.
5Sostenere i livelli di reddito di chi momentaneamente perde il lavoro anziché tutelare il posto di lavoro esistente o le imprese inefficienti. Tutti i lavoratori, indipendentemente dalla dimensione dell'impresa in cui lavoravano, devono godere di un sussidio di disoccupazione e di strumenti di formazione che permettano e incentivino la ricerca di un nuovo posto di lavoro quando necessario, scoraggiando altresì la cultura della dipendenza dallo Stato. Il pubblico impiego deve essere governato dalle stesse norme che sovrintendono al lavoro privato introducendo maggiore flessibilità sia del rapporto di lavoro che in costanza del rapporto di lavoro.
6Adottare immediatamente una legislazione organica sui conflitti d'interesse. Imporre effettiva trasparenza e pubblica verificabilità dei redditi, patrimoni e interessi economici di tutti i funzionari pubblici e di tutte le cariche elettive. Instaurare meccanismi premianti per chi denuncia reati di corruzione. Vanno allontanati dalla gestione di enti pubblici e di imprese quotate gli amministratori che hanno subito condanne penali per reati economici o corruttivi.
7 Far funzionare la giustizia. Riformare il codice di procedura e la carriera dei magistrati, con netta distinzione dei percorsi e avanzamento basato sulla performance; no agli avanzamenti di carriera dovuti alla sola anzianità. Introdurre e sviluppare forme di specializzazione che siano in grado di far crescere l'efficienza e la prevedibilità delle decisioni. Difendere l'indipendenza di tutta la magistratura, sia inquirente che giudicante. Assicurare la terzietà dei procedimenti disciplinari a carico dei magistrati. Gestione professionale dei tribunali generalizzando i modelli adottati in alcuni di essi. Assicurare la certezza della pena da scontare in un sistema carcerario umanizzato.
8 Liberare le potenzialità di crescita, lavoro e creatività dei giovani e delle donne, oggi in gran parte esclusi dal mercato del lavoro e dagli ambiti più rilevanti del potere economico e politico. Non esiste una singola misura in grado di farci raggiungere questo obiettivo; occorre agire per eliminare il dualismo occupazionale, scoraggiare la discriminazione di età e sesso nel mondo del lavoro, offrire strumenti di assicurazione contro la disoccupazione, facilitare la creazione di nuove imprese, permettere effettiva mobilità meritocratica in ogni settore dell’economia e della società e, finalmente, rifondare il sistema educativo.
9 Ridare alla scuola e all'università il ruolo, perso da tempo, di volani dell'emancipazione socio-economica delle nuove generazioni. Non si tratta di spendere di meno, occorre anzi trovare le risorse per spendere di più in educazione e ricerca. Però, prima di aggiungere benzina nel motore di una macchina che non funziona, occorre farla funzionare bene. Questo significa spendere meglio e più efficacemente le risorse già disponibili. Vanno pertanto introdotti cambiamenti sistemici: la concorrenza fra istituzioni scolastiche e la selezione meritocratica di docenti e studenti devono trasformarsi nelle linee guida di un rinnovato sistema educativo.Va abolito il valore legale del titolo di studio.
10Introdurre il vero federalismo con l'attribuzione di ruoli chiari e coerenti ai diversi livelli di governo. Un federalismo che assicuri ampia autonomia sia di spesa che di entrata agli enti locali rilevanti ma che, al tempo stesso, punisca in modo severo gli amministratori di quegli enti che non mantengono il pareggio di bilancio rendendoli responsabili, di fronte ai propri elettori, delle scelte compiute. Totale trasparenza dei bilanci delle pubbliche amministrazioni e delle società partecipate da enti pubblici con l'obbligo della loro pubblicazione sui rispettivi siti Internet. La stessa "questione meridionale" va affrontata in questo contesto, abbandonando la dannosa e fallimentare politica di sussidi seguita nell'ultimo mezzo secolo