giovedì 19 aprile 2012

Ottimismo

Se anche rispettabilissimi opinionisti quali Severgnini e Gramellini sostengono la teoria che il "fare terrorismo psicologico" non solo non serve al raggiungimento degli obiettivi di risanamento e di crescita ma - nazi -  è molto controproducente, mi convinco che il mio ultimo post non è stato solamente il frutto dell'esasperazione di un cittadino, di un professionista, di un contribuente che non è più in grado di reggere il peso delle misure economiche adottate da questo governo e che sa solamente lamentarsi.

Il primo punto era proprio indirizzato a Monti ed ai suoi ministri affiché si rivolgano al Paese con messaggi di ottimismo e speranza, con il volto rassicurante del buon padre di famiglia che anche nella difficoltà riesce sempre ad infondere nella famiglia ottimismo e capacità di reagire anche alle avversità più grosse.

Ahimé questo governo a partire dal prof. Monti non ne sono capaci anzi ogni giorno descrivono scenari sempre più cupi (onestamente non so quanto attinenti alla realtà del nostro Paese) con linguaggio triste e tono monocorde che anziché motivare, incitare a reagire ci fa precipitare nella più profonda depressione della serie "chi me lo fa fare di alzarmi al mattino...".

Esorto tutti a contribuire con idee, proposte, progetti, iniziative per risollevarci e fare capire ai tecnici che non siamo agnellini che tutto subiscono ma lupi con zanne affilate, che facciamo gruppo e che quando la misura è colma reagiamo in modo COSTRUTTIVO.

A presto.

venerdì 13 aprile 2012

E' ora di un cambio di rotta

Mi considero una persona tutto sommato ottimista che cerca di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno anche in periodi e situazioni che poco o nulla inducono ad esserlo.
Oggi stiamo vivendo - tutti indistintamente - uno di questi momenti difficili, anzi difficilissimi: prospettive poche o addirittura assenti per molti, nessun messaggio "positivo" da parte di chi è stato chiamato a "salvarci" (ma era proprio necessario chiamare l'automa Monti???) anzi tutto il contrario.
Anche persone ottimiste di natura, anche abituate a risollevarsi da situazioni difficili fanno fatica a non essere pessimisti sul proprio futuro (ma anche sull'oggi, ahimè) e sulle prospettive future dell'intero Paese: le nuvole all'orizzonte non si sono diradate anzi sono ormai dei cumulo nembi che minicciano tempesta.

Credo sia ormai arrivato il tempo di un deciso e forte cambio di rotta: avanti di questo passo il Paese va a rotoli anche se i "professori" sostengono il contrario (onestamente non so quanto ne siano convinti).

L'Italia ha bisogno da subito di:
1) Uomini e donne che sappiano infondere nei cittadini ottimismo, sappiano veicolare messaggi convinti di ripresa e rinascita
2) Provvedimenti IMMEDIATI per far ripartire la locomotiva Italia: il lavoro non ci spaventa ma LORO ci devono dare la possibilità di lavorare, di sudare, di rimboccarci le maniche
3) Riduzione IMMEDIATA della pressione fiscale: con una pressione fiscale oltre il 50% non si può pensare di far ripartire l'economia italiana. La capacità di spesa degli italiani ogni giorno si riduce, crollano i consumi di ogni tipologia con evidenti conseguenze sull'occupazione in tutti i settori.
4) Riforma del lavoro da rivedere in profondità: così come è  ahimè non creerà posti di lavoro ma esattamente il contrario: le aziende non solo non assumeranno a tempo indeterminato considerando che come prima è praticamente impossibile licenziare, ma non stipuleranno neppure contratti a tempo determinato visto che aumenta significativamente la tassazione.
5) Le banche devono facilitare l'accesso al credito di privati e aziende. Devono scendere i tassi di interesse a cui vengono concessi i fidi perchè non è ammissibile che le banche prendano denaro a prestito dalla BCE al tasso dell'1% e poi a loro volta lo prestino al 9%!
6) Basta con l'imposizione di nuove tasse. L'ultima pensata del governo è paradossale: aumentare il costo degli sms per finanziare il fondo per la Protezione Civile. Ma dove ci vogliono portare?? Ci fanno o ci sono???? Per fortuna l'idea è morta subito....A me sembrano più dei dilettanti allo sbaraglio che dei tecnici, luminari nelle loro rispettive materie di competenza.

Mobilitiamoci tutti, facciamoci sentire, pensiamo a cosa possiamo fare per uscire da questo tunnel e facciamo girare le nostre idee e proposte: perchè la classe governante,  quella dei tecnici oggi  e quella dei partiti domani, ci ascolti, capisca realmente la situazione e agisca con forza ed immediatezza per farci tornare a sperare e credere in un futuro di benessere e sicurezza e ci faccia tornare il sorriso sulle labbra.

Il Paese è allo stremo e se tirano troppo la corda......le rivoluzioni sono nate così......

A presto