domenica 30 dicembre 2012

Elezioni Politiche 2013

Tra frasi ad effetto, abbondanza di retorica e parole in libertà e' iniziata la campagna elettorale 2013.
Desidero da subito sgombrare il campo da una falsità che qualcuno vuole imporre agli elettori: destra e sinistra esistono ancora e sono due modi di pensare la politica, l'economia, la famiglia, l'essere "europei" completamente diversi e che non potranno mai scomparire.
Questo non vuole assolutamente dire che qualsiasi idea, proposta, provvedimento di una o dell'altra parte non possa essere valutata e se ritenuta valida per il bene comune e non in conflitto con le proprie idee e valori appoggiata e votata nelle sedi legislative.
Fatta questa - secondo me - necessaria premessa lancio a tutti coloro che si identificano nei valori cristiani, liberali ed europeisti l'appello a fare campagna elettorale affinché il nostro Paese possa iniziare la dura ma assolutamente possibile e non così lontana ripresa economica interna ed internazionale riappropriandosi del ruolo di leader sia in campo economico e politico.
Sono stata e resto molto critica sull'operato del governo tecnico guidato dal Prof. Monti e personalmente non sono una sua fan: vuole essere professore e non possiede quella dote fondamentale per un politico ma voglio dire anche per un professore che è chiamato a formare le generazioni future, dell'infondere speranza e coraggio ai suoi concittadini: anche quando si sforza il risultato non è proprio dei migliori.
Sinceramente non vedo come si possa affermare che tutti i provvedimenti in tema fiscale presi dal governo Monti abbiano salvato l'Italia dal disastro economico: i dati parlano molto chiaro, le critiche internazionali ci sono. Un risultato lo hanno ottenuto: fatto un enorme piacere agli investitori internazionali, alle banche e a tutti coloro che hanno speculato a partire dall'estate scorsa sui nostri titoli pubblici. In tantissimi ci hanno guadagnato e anche tanto. Chi ha perso siamo noi italiani che ci troviamo nonostante il rigore e l'austerity voluta e predicata dal Professore un debito pubblico a livelli mai raggiunti, una pressione fiscale ormai non più sostenibile da privati e aziende, la disoccupazione a livelli record (nonostante una riforma del lavoro che avrebbe dovuto incentivare l'ingresso nel mondo del lavoro e che a detta della maggioranza dei responsabili delle risorse umane di grandi aziende sortirà l'effetto opposto) e uno Stato sempre più invadente in economia (vale per tutti l'esempio di SNAM rete gas il 30% e' finito sotto le sgrinfie della Cassa Depositi e Prestiti 70% Ministero dell'economia e 30% Fondazioni bancarie) che produce inefficienza e bassa qualità dei servizi o beni offerti.
Quanto detto non vuole essere una assoluzione ed apprezzamento acritico del governo Berlusconi, governo che purtroppo non è stato capace - nonostante la larghissima maggioranza di cui godeva - di mettere in cantiere e  attuare quelle riforme vitali per il nostro Paese  in materia fiscale, economica ed istituzionale.
Adesso però serve il coraggio di invertire la rotta, dare fiato ai privati, alle aziende affinché il Paese torni a credere in un futuro di benessere, pace sociale, torni a produrre, a spendere, a divertirsi. Serve uno Stato che non penalizzi il merito, la ricchezza ma metta tutti nelle condizioni di poter lavorare, emergere grazie alle proprie capacità e specificità.

Su questo blog troveranno spazio tutte le idee e proposte che riterremo serie, utili per un futuro prospero e sereno dell'Italia e dell'Europa e che si rifanno ai valori cristiani e al pensiero liberista e federalista europeo di Luigi Einaudi, principi e valori in cui mi riconosco, che ho difeso e sempre difenderò.

giovedì 20 dicembre 2012

Marò a casa per Natale

E' ufficiale i due marò italiani detenuti ingiustamnente in India hanno ottenuto il permesso di trascorrere due settimana a casa propria in concomitanza delle festività natalizie e di fine anno.

Naturale che questa notizia ci renda felici ma ci porta a porre una domanda al nostro Governo ed in particolare al nostro Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi: quando si è sbilanciato - qualche mese fa - a dichiarare che i nostri due soldati sarebbero stati a casa per Natale intendeva che il nostro Governo sarebbe stato capace di far ottenere ai due marò un permesso più o meno lungo oppure riteneva che la nostra diplomazia sarebbe finalmente riuscita ad ottenere il sacrosanto rilascio e il rimpatrio in Italia?

Ciò che ritengo scandaloso ed inaccettabile è l'incapacità del nostro Governo e del Ministro Terzi ad ottenere la scarcerazione dei due soldati ed il loro ritorno in Patria a distanza di un anno dal loro arresto.

Facciamo la voce grossa, usiamo il prestigio internazionale che - a detta di tanti - i tecnici e i professori hanno saputo riguadagnare al nostro Paese (o forse questo prestigio lo avevamo e lo abbiamo perso????).

Buone Feste a i nostri marò con l'augurio che possano presto tornare in Italia in via definitiva.

martedì 13 novembre 2012

Firma petizione "Nobel per Malala"

Vi invito a firmare la seguente petizione

<div id="change_BottomBar"><span id="change_Powered"><a href="http://www.change.org/" target="_blank">Change.org</a></span><a>|</a><span id="change_Start"><a href='http://www.change.org/'>Il miglior sito per le petizioni</a></span></div>
<script type="text/javascript" src="http://e.change.org:80/flash_petitions_widget.js?width=300&petition_id=849665&color=1A3563"></script>

E' molto importante: restare nell'ignoranza, senza istruzione avvantaggia e fortifica tutti coloro che vogliono farci tornare nel Medioevo della nostra civiltà.

A presto.

martedì 4 settembre 2012

AREA C

Pubblico mail ricevuta da "Residenti nocharge" in merito alla ripartenza di AREA C.

A tutti i Residenti che non vogliono ritornare al confino

 

Ebbene si, neppure il Consiglio di Stato ha generato qualche riflessione ... è un peccato, lo stop imposto poteva essere un buona opportunità per esercitare l'espressa volontà (badate bene, solo espressa) dei nostri amministratori di progettare con i cittadini (ma forse i "residenti" non sono cittadini?) una via condivisa.

Invece, al volo qualche modifica per aggirare il Consiglio di Stato e via che si riparte.


Da un articolo del Corriere (
AreaC, Ipotesi abbonamento per i Residenti) apprendiamo che si sta discutendo sull'introduzione di alcune modifiche che riguardano noi Residenti.

ATTENZIONE: noi ResidentiNoCharge (UNICO movimento organizzato di residenti all'interno da AreaC) non siamo stati interpellati. Come al solito si predica la condivisione e si professa l'autarchia. Abbiamo chiesto ufficialmente di essere coinvolti, attendiamo risposta (da qualche giorno, ormai).


Un'altro articolo sul Corriere (Area C sospesa: nei Bastioni entrano ogni giorno 17 mila auto in più) riporta i dati "ufficiali" comunicati dal comune a seguito della sospensione di AreaC, di seguito le nostre considerazioni:

1) traffico residenti: è aumentato ma solo nella fascia di attivazione di AreaC, essenzialmente 1600 persone sono potute rientrare a casa all'ora che volevano, senza dover aspettare le 19:30. La variazione nell'arco dell'intera giornata è praticamente nulla, a prova dell'inutilità di AreaC applicata ai residenti.

2) Inquinanti: l'unico inquinante che, da anni ormai, presenta dei fuori limite è il PM10. Gli altri sono o non più rilevanti (ossidi di azoto, anidride carbonica, ammoniaca) o addirittura non tabellati da nessun ente (Black Carbon).

3) La comparazione del PM10 tra un anno e l'altro è scientificamente irrilevante (i dati del comune sono relativi al confronto tra il 2011 e il 2012); le condizioni meteorologiche hanno un impatto troppo alto. La valutazione deve essere fatta tra rilevazioni fatte nello stesso momento (con condizioni meteo comparabili) ma in luoghi diversi: il confronto dei dati delle centraline "in" AreaC e "fuori" da AreaC dimostrano che AreaC non ha impatto sul PM10.  

L'azione dei Residenti No Charge non si ferma

mercoledì 29 agosto 2012

NOI per una nuova ITALIA

Sono convinta che siamo in tanti che potrebbero e vorrebbero dare il loro prezioso contributo affinchè l'Italia recuperi prestigio, produttività, ricchezza, benessere, autorevolezza e moralità ma sono stati e sono tutt'oggi frenati, bloccati dalla rassegnazione di non aver nessun punto di riferimento serio, lontano dalla politica degli ultimi 40 anni, dai soliti volti noti che ci hanno portato al punto dove oggi ci troviamo: quasi in fondo al baratro.

Se abbiamo tempo e voglia di mettere a disposizione la nostra esperienza di imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi, impiegati, operai, etc possiamo essere i protagonisti visibili ed invisibili di un nuovo Rinascimento italiano: Fermare il Declino, iniziativa di notevole spessore economico-culturale a cui hanno già aderito in tanti.

Vi invito a fare una visita al sito: http://fermareildeclino.it/

Buona navigazione e buon lavoro!


martedì 28 agosto 2012

Nuovi balzelli per tutelare la salute

E ci risiamo. Al ritorno dalle ferie (per chi le ha fatte) ci si ritrova come ci si era lasciati: nuove tasse con una novità.
La novità è questa: vogliono farci credere che sono per tutelare la nostra salute, in particolare quella dei giovani.

Cosa credono i nostri benemeriti tecnici che tutti gli italiani siano degli ingenui e possano credere a questa bella favola? Ma - come diceva Totò - mi faccia il piacere!

La proposta del ministro Balduzzi ha il solo intento (come tante altre iniziative di questo governo) di fare cassa e far entrare (da verificare che entrino!) ulteriori fondi per dimostrare che abbiamo diligentemente "fatto i compiti a casa".

Due osservazioni/proposte:
1) la multa per coloro che venderanno sigarette ai minori di anni 18 non servirà a tuelare la salute dei nostri ragazzi ma solamente spillare soldi.
Il vero provvedimento che porterebbe a ridurre sensibilmente il fenomeno con ottime prospettive di eliminarlo è solamente e semplicemente uno: far chiudere l'esercizio commerciale per un periodo limitato alla prima infrazione accertata, alla seconda il periodo raddoppia alla terza la chiusura è definitiva con ritiro della licenza.
Nella lontana Dubai nella casbah ci sono negozi "autorizzati" a vendere prodotti non originali con l'obbligo di dichiararlo ai clienti. Se uno di questi commercianti viene "pescato" a vendere un oggetto non autentico come autentico (prezzo da prodotto originale, falsa certificazione) la polizia interviene in modo immediato e far chiudere il negozio.
Credetemi la chiusura di alcuni mesi è economicamente molto più pesante di una multa di Euro 1.000.
2) la tassa sulle bevade gassate e sugli alcolici a carico dei produttori: ma chi è colui che crede che la Coca Cola, la Pepsi, e tutti i produttori di vino con grande generosità si accolleranno la tassa senza riversarla sul consumatore finale? Se siamo Alice nel paese delle meraviglie forse si ma non sarà così e il risultato immediato sarà un calo dei consumi e tutto quello che a catena ne discende (anche per lo Stato con minori entrate di imposte indirette come IVA, etc).

giovedì 9 agosto 2012

Incendi e piromani

Purtroppo questa estate ci fa tornare indietro a qualche anno fa quando gli episodi di incendi dolosi erano molto frequenti. Ci sono state estati dove il fenomeno si era ridotto: quest'anno siamo di nuovo di fronte a gravi episodi che hanno distrutto boschi e parchi nazionali, hanno provocato la morte di operatori (anche volontari) che rischiano la propria vita per salvare la nostra ed il nostro patrimonio naturalistico.

Vogliamo metterci in testa che si devono prevedere pene esemplari per coloro che si macchiano di questo gravissimo reato?
Il piromane catturato e reo confesso (oggi leggo che un tipo ha dichiarato "mi divertivo") deve essere processato per direttissima e condannato al massimo della pena prevista e deve scontarla TUTTA in carcere.

Si faccia presto perchè la prossima estate non si ripetano le devastazioni a cui stiamo assistendo in questi giorni.

martedì 7 agosto 2012

I leaders europei e le vacanze in austerity

Soffermiamoci un momento sull'argomento: vacanze in austerity.
Su quasi tutti i quotidiani si enfatizza la notizia che i leaders europei si sono concessi vacanze "low profile" nella maggior parte dei casi trascorse nella propria nazione per solidarietà con tanti loro concittadini che le ferie non le faranno o le faranno in ristrettezze.

Non voglio essere fraintesa ma su questa austerity la penso un po' diversamente da tanti.
Perfettamente in sintonia con chi sostiene che i politici, coloro che ci governano mostrino rispetto per tutti coloro che quest'anno rinunciano alle ferie, anche di una sola settimana, a quanti devono dire ai propri figli che quest'anno gli amici del mare non li avrebbero visti perchè il papà e la mamma non possono spendere i soldi per le vacanze, tengano un corportamento rispettoso di una situazione economico-finanziaria molto pesante ma attenti che i vari Hollande, Merkel, Schauble, Cameron, Napolitano, Monti, etc sono anche cittadini come gli altri e le somme che guadagnano (somme congrue oppure no non è argomento del post) sono euro che devono essere rimessi in circolazione per evitare il corto circuito definitivo e devastante delle nostre economie.
Non facciamo demagogia perchè è molto pericoloso e sopratutto non facciamo terrorismo psicologico perchè è pericoloso.

Attenzione a non finire in un loop terribile dove nessuno spende più niente: chi per solidarietà, chi per timore del futuro. Le conseguenze sarebbero gravissime, anzi devastanti.

E' proprio adesso che chi può deve mantenere le stesse abitudini di vita precedenti o per lo meno ridurre al minimo le rinunce: facciamo girare moneta per quanto possibile.

lunedì 6 agosto 2012

Rai e Olimpiadi

In questi giorni di vacanza mi sto godendo le Olimpiadi ma ahimè qualcosa nella programmazione della Rai non funziona.
Un esempio :
Viene trasmessa l'equitazione (salto ostacoli senza rappresentanti italiani) e non si segue la partita di pallavolo della nostra nazionale.

Il canale ufficiale e' Rai2 ma ci sono RaiSport 1 e RaiSport 2 che potrebbero essere utilizzati per consentire agli abbonati di vivere tante emozioni olimpiche. Ma alla Rai la pensano in modo diverso e sui canali sport vengono trasmesse le  partite dell'Europeo di calcio, il Giro d'Italia, il Tour de France: tutte repliche!!!!

Ha ragione il direttore di RaiSport Eugenio de Paoli quando afferma che le Olimpiadi sono di tutti e devono rimanere "in chiaro" ma la Rai deve pensare di fare qualche sforzo in più e consentire la visione del maggior numero possibile di gare e sopratutto nella loro interezza o quasi.

Comunque grande Italia, grandi atleti che fanno dimenticare le recenti notizie di doping di Alex Schwazer.


martedì 17 luglio 2012

Tutti disonesti?

E' di pochi giorni fa la notizia che il Presidente del Consiglio Comunale di Milano insieme al padre si trova agli arresti domiciliari ed il fratello in cella con l'accusa di associazione per delinquere e finanziamento illecito ai partiti.
Mi sono posta la seguente domanda: ci sarà mai qualcuno onesto?
In questi giorni si parla di riforma elettorale con la prevalenza delle forze politiche che vuole il ritorno al sistema delle preferenze in modo che gli elettori facciano arrivare in parlamento le persone da loro votate: siamo sicuri che in tale maniera avremo un parlamento fatto di donne e uomini onesti, corretti e veramente interessati al bene comune?

Il caso Piccolo è sintomatico: trattasi di un consigliere comunale eletto dai romani (ottenne ben 12.000 preferenze). Eppure tanto limpido non sembrerebbe (fermo restando l'innocenza fino a prova contraria).
Conclusione: il sistema elettorale con le preferenze non ci salva dalla corruzione, dalla disonestà, dalla incompetenza.
Bisogna fare in modo che i partiti siano come delle aziende private ove il merito, le capacità vengono premiati e valorizzati e portino nelle istituzioni le persone migliori.

Non disperiamo: donne e uomini onesti, puliti, pronti a mettersi al servizio dei cittadini, dello Stato ce ne sono. Il primo passo, il più difficile, è fare in modo che codeste persone vengano alla luce e riescano a farsi apprezzare per le loro reali capacità e la loro onestà e non per altre ragioni che con il bene del nostro Paese non c'entrano.

Siamo sicuri che gli italiani sappiano reagire e non farsi abbindolare dalle promesse, dalle "amicizie che contano"?

Io voglio essere ottimista ma allo stesso tempo vedo un percorso lungo e accidentato.



mercoledì 27 giugno 2012

Europa: quale futuro?

Siamo tutti, chi più chi meno, con le orecchie rivolte a Bruxelles per conoscere le decisioni dei governanti europei: decisioni dalle quali dipenderà il futuro della moneta unica e di tutti noi.

Settimana scorsa - dopo aver letto vari articoli su G20 ed altri incontri a livello europeo - sono giunta ad una amara e triste conclusione: oggi non esiste - in Europa, negli USA in Asia - uno/a statista di grande spessore politico che abbia la capacità e la reale volontà di mettersi in gioco e proporre soluzioni serie, innovative, applicabili ed efficaci per risanare il malato Europa.
Una personalità forte, carismatica, competente che sappia trovare gli strumenti e le modalità giuste per portarci fuori dalle sabbie mobili.
Ahimè io non sono stata capace di vedere in nessuno dei Capi di Stato, Primi Ministri, Ministri dell'Economia che oggi guidano gli Stati Uniti, l'Europa e l'Asia colui/colei che abbia le capacità di convincere i Paesi europei a camminare tutti nella stessa direzione anche sacrificando spazi di autonomia decisionale.

Fino a quando non troveremo nuovi Schuman, Adenauer, Spinelli, De Gasperi, Roosvelt capaci di mettere in atto un nuovo "New Deal" per l'Europa non vedo grandi prospettive per il nostro amato Vecchio Continenete.




mercoledì 30 maggio 2012

Fondi per la ricostruzione


Ecco quanto tutti noi temevamo ma avremmo voluto non leggere: aumento di 2 cent sulla benzina per fare fronte ai danni del terremoto in Emilia e per la ricostruzione.

Proposta: i partiti non potrebbero rinunciare al rimborso che dovrebbero incassare nei prossimi giorni? Non sarebbe moralmente più corretto, economicamente più profittevole?

Servirebbe anche ai nostri politici per recuperare una parte di credibilità persa in questi ultimi tempi di scandali e schifezze varie.

Non arrendiamoci, postiamo la proposta, facciamola girare, facciamo sentire la nostra voce.


martedì 22 maggio 2012

Magistrati che sbagliano

A Brindisi un nuovo caso di magistrati che sbagliano o comunque non all'altezza della situazione (penso al caso di Yara Gambirasio).

Colui che è stato sospettato di essere l'autore dell'attentato all'Istituto Professione Laura Falcone Morvillo di Brindisi e messo alla gogna dell'opinione pubblica è completamente estraneo ai fatti: lo ha salvato il fatto di non essere a Brindisi al momento dello scoppio della bomba.
Intanto però la folla lo voleva linciare, la sua auto è stata danneggiata.
Perchè i magistrati non devono essere puniti per questi loro errori, per questa loro fretta di far vedere ai media, alla folla che hanno trovato il colpevole in tempi brevi mancando di osservare le regole basilari della loro professione, di come si conducono le indagini?
Perchè il magistrato deve essere protagonista sulla televisione, sulla carta stampata? Perchè non torniamo al magistrato che svolge il proprio delicatissimo, difficilissimo mestiere in silenzio e riservatezza?

E' giunto il tempo di fare qualcosa perchè lo show mediatico finisca e chi sbaglia paghi i propri errori: non si può giocare con la vita delle persone.



Fondi per ricostruire l?emilia Romagna

Questa è concretezza e un forte segnale che i politici hanno compreso realmente il sentimento degli italiani in questo 2012 che doveva far vedere la luce in fondo al tunnel e al contrario potrebbe rivelarsi il peggiore da quando è iniziata questa grande crisi.

La tranche di rimborsi elettorali che i partiti dovrebbero incassare a luglio venga devoluta IN TOTO alla Protezione Civile, alla Regione Emilia Romagna, ai Comuni interessati dal terremoto di domenica 20 maggio per la ricostruzione.

Questo potrebbe evitare un nuovo intervento del Governo sulle accise della benzina: una ulteriore mazzata sugli italiani che lavorano e che stanno cercando di non cedere alla crisi.

Mi rivolgo a tutti i partiti che hanno diritto ai rimborsi elettorali: rinunciate a favore delle zone terremotate, dimostrate agli italiani con un gesto forte e concreto che non siete quelle "brutte" persone dipinte dall'onda (a mio avviso sbagliata) dell'antipolitica, fatta di tante parole e di tanta demagogia ma, ahimè, estremamente estesa e potente.

Sono fiduciosa che questa volta dai palazzi della politica possa arrivare una bella notizia.

giovedì 3 maggio 2012

Tecnici chiamano tecnici

Che ne dite di un professore che gode di grande stima e considerazione, in Italia e sopratutto all'estero, chiamato al capezzale del malato Italia - una sorta di Dr. House - per capire come salvarlo da morte certa, un esperto "tecnico" che si è attorniato del meglio che la nostra nazione poteva offrire in termini di professori, esperti economisti etc, che chiama un altro tecnico ( a dire il vero altri 3 tecnici) per tagliare e razionalizzare la spesa corrente della macchina statale?

A me sembra una presa per i fondelli, un paradosso che mi ha fatto trasalire e profondamente sconcertato.
E non mi interessa che lavorino grartis. I tecnici che oggi ci gorvernano sono stati chiamati proporio in virtù delle loro professionalità e sopratutto perchè - svincolati dal dover avere il consenso dell'elettorato - potevano mettere in atto tutte le riforme necessarie per rinasare il Paese.

Ad oggi sono stati capaci di partorire:
1) una riforma del lavoro che - al di là delle modifiche che subirà nei passaggi parlamentari - non favorirà l'assunzione da parte delle aziende, anzi.
2) liberalizzazioni ridicole
3) una riforma delle pensioni che ha prodotto il problema degli esodati
4) l'introduzione dell'IMU sulla prima casa
5) vengono tassati i beni strumentali (????!!!!): anche chi non ha fatto studi economici capisce che tassare i beni necessari per lo svolgimento della propria attività imprenditoriale è semplicemente demenziale sopratutto in un periodo di recessione
6) Un aumento delle tasse da far tremare i polsi, portando l'Italia ad una pressione fiscale record nel MONDO

Al momento provvedimenti per lo sviluppo e la crescita: chi li ha visti?

La ciliegina sulla torta la chiamata alle armi di Bondi, Giavazzi e Amato (!!!!) per individuare le spese inutili od eccessive e proporre azioni correttive per recuperare 4,2 miliardi di Euro e da ultimo l'appello ai cittadini perchè segnalino gli sprechi, le spese da eliminare etc.
Con questa ultima iniziativa (a proposito sul sito del Governo non è al momento possibile leggere le a-mail inviate dai nostri concittadini) - molto discutibile perchè il limite tra il suggerimento onesto, concreto, valido e la delazione è molto, ma molto, sottile (vedasi dichiarazione del Garante della Privacy).

Mi viene in mente la trasmissione "La Corrida, dilettanti allo sbaraglio": così appaiono oggi i nostri salvatori della Patria!

Mobilitiamoci prima che sia veramente troppo tardi.

giovedì 19 aprile 2012

Ottimismo

Se anche rispettabilissimi opinionisti quali Severgnini e Gramellini sostengono la teoria che il "fare terrorismo psicologico" non solo non serve al raggiungimento degli obiettivi di risanamento e di crescita ma - nazi -  è molto controproducente, mi convinco che il mio ultimo post non è stato solamente il frutto dell'esasperazione di un cittadino, di un professionista, di un contribuente che non è più in grado di reggere il peso delle misure economiche adottate da questo governo e che sa solamente lamentarsi.

Il primo punto era proprio indirizzato a Monti ed ai suoi ministri affiché si rivolgano al Paese con messaggi di ottimismo e speranza, con il volto rassicurante del buon padre di famiglia che anche nella difficoltà riesce sempre ad infondere nella famiglia ottimismo e capacità di reagire anche alle avversità più grosse.

Ahimé questo governo a partire dal prof. Monti non ne sono capaci anzi ogni giorno descrivono scenari sempre più cupi (onestamente non so quanto attinenti alla realtà del nostro Paese) con linguaggio triste e tono monocorde che anziché motivare, incitare a reagire ci fa precipitare nella più profonda depressione della serie "chi me lo fa fare di alzarmi al mattino...".

Esorto tutti a contribuire con idee, proposte, progetti, iniziative per risollevarci e fare capire ai tecnici che non siamo agnellini che tutto subiscono ma lupi con zanne affilate, che facciamo gruppo e che quando la misura è colma reagiamo in modo COSTRUTTIVO.

A presto.

venerdì 13 aprile 2012

E' ora di un cambio di rotta

Mi considero una persona tutto sommato ottimista che cerca di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno anche in periodi e situazioni che poco o nulla inducono ad esserlo.
Oggi stiamo vivendo - tutti indistintamente - uno di questi momenti difficili, anzi difficilissimi: prospettive poche o addirittura assenti per molti, nessun messaggio "positivo" da parte di chi è stato chiamato a "salvarci" (ma era proprio necessario chiamare l'automa Monti???) anzi tutto il contrario.
Anche persone ottimiste di natura, anche abituate a risollevarsi da situazioni difficili fanno fatica a non essere pessimisti sul proprio futuro (ma anche sull'oggi, ahimè) e sulle prospettive future dell'intero Paese: le nuvole all'orizzonte non si sono diradate anzi sono ormai dei cumulo nembi che minicciano tempesta.

Credo sia ormai arrivato il tempo di un deciso e forte cambio di rotta: avanti di questo passo il Paese va a rotoli anche se i "professori" sostengono il contrario (onestamente non so quanto ne siano convinti).

L'Italia ha bisogno da subito di:
1) Uomini e donne che sappiano infondere nei cittadini ottimismo, sappiano veicolare messaggi convinti di ripresa e rinascita
2) Provvedimenti IMMEDIATI per far ripartire la locomotiva Italia: il lavoro non ci spaventa ma LORO ci devono dare la possibilità di lavorare, di sudare, di rimboccarci le maniche
3) Riduzione IMMEDIATA della pressione fiscale: con una pressione fiscale oltre il 50% non si può pensare di far ripartire l'economia italiana. La capacità di spesa degli italiani ogni giorno si riduce, crollano i consumi di ogni tipologia con evidenti conseguenze sull'occupazione in tutti i settori.
4) Riforma del lavoro da rivedere in profondità: così come è  ahimè non creerà posti di lavoro ma esattamente il contrario: le aziende non solo non assumeranno a tempo indeterminato considerando che come prima è praticamente impossibile licenziare, ma non stipuleranno neppure contratti a tempo determinato visto che aumenta significativamente la tassazione.
5) Le banche devono facilitare l'accesso al credito di privati e aziende. Devono scendere i tassi di interesse a cui vengono concessi i fidi perchè non è ammissibile che le banche prendano denaro a prestito dalla BCE al tasso dell'1% e poi a loro volta lo prestino al 9%!
6) Basta con l'imposizione di nuove tasse. L'ultima pensata del governo è paradossale: aumentare il costo degli sms per finanziare il fondo per la Protezione Civile. Ma dove ci vogliono portare?? Ci fanno o ci sono???? Per fortuna l'idea è morta subito....A me sembrano più dei dilettanti allo sbaraglio che dei tecnici, luminari nelle loro rispettive materie di competenza.

Mobilitiamoci tutti, facciamoci sentire, pensiamo a cosa possiamo fare per uscire da questo tunnel e facciamo girare le nostre idee e proposte: perchè la classe governante,  quella dei tecnici oggi  e quella dei partiti domani, ci ascolti, capisca realmente la situazione e agisca con forza ed immediatezza per farci tornare a sperare e credere in un futuro di benessere e sicurezza e ci faccia tornare il sorriso sulle labbra.

Il Paese è allo stremo e se tirano troppo la corda......le rivoluzioni sono nate così......

A presto

mercoledì 28 marzo 2012

E' richiesto un cambiamento, anzi no

Ci sono, non sono emigrata in qualche località esotica alla ricerca di una vita più a misura d'uomo, con paesaggi meravigliosi etc etc.
Non sono andata via anche se il pensiero è come un tarlo: nonostante non sia più una ragazzina, la propensione al rischio sia inferiore a quella che può avere un giovane, la consapevolezza delle difficoltà sia maggiore ci penso spesso, spessissimo.

Ho necessità di poter vivere in una società viva, creativa, libera dove le persone affrontino la giornata con il sorriso sulle labbra, con entusiasmo, con la giusta dose di adrenalina, assegnando il giusto peso a tutti gli aspetti della vita quotidiana: lavoro, famiglia,divertimento.

Nell'Italia di oggi non mi trovo più a mio agio, non mi sento in sintonia con il mio Paese: serve un cambiamento, anzi no, un ritorno alle belle e sane maniere di una volta.

Volete un esempio: la riforma del lavoro di cui tanto si è parlato, si parla e si parlerà.

Perchè dobbiamo ancora ascoltare dichiarazioni quali "riforme di questa portata in questo momento non era il caso di intraprendere"?
I miei genitori, i miei docenti mi hanno insegnato, con la teoria ma sopratutto con la pratica, che oggi si devono intraprendere quelle azioni, attività, tenere quei comportamenti che costituiranno le fondamenta per un futuro sicuro, sereno, ricco di soddisfazioni dove tutti potranno realizzarsi nelle loro attività, siano esse manuali o di intelletto.

Serve un cambiamento del nostro modo di pensare, è necessario uscire dalla logica dell'interesse "particolare" , dell'egoismo più becero e riflettere che se mai nessuna generazione avesse intrapreso delle riforme, approvato delle leggi che nel "loro" presente avessero comportato dei sacrifici, dei disagi, del malcontento oggi tutti noi saremmo più poveri, culturalmente e moralmente.
Se aspettiamo che siano i nostri figli, i nostri nipoti a fare quei cambiamenti che il mondo moderno ci chiede beh allora non abbiamo capito proprio nulla anche perchè i nostri figli, i nostri nipoti stanno assimilando lo stesso nostro modo di pensare e avanti di questo passo - quando sarà il loro turno - niente ancora si muoverà e sarà immobilismo totale e declino inevitabile.


giovedì 8 marzo 2012

Liberiamo i nostri marò

Sottocriviamo tutte le iniziative per poter raggiungere l'obiettivo di far liberare dalle autorità indiane i nostri marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Facciamo sentire la voce di tutti NOI italiani che abbiamo a cuore i nostri militari che operano per la sicurezza e la pace nel mondo.

mercoledì 7 marzo 2012

Toponomastica a Milano

Leggo sul Corriere della Sera di martedì 6 marzo:
"le donne del PD (consiglio provinviale di Milano) lanciano l'appello: intitolare nuove vie a pittrici, artiste,politiche, studiose, benefattrici. La toponomastica, ora, è troppo sbilanciata in senso maschilista".
Le consigliere hanno presentato un ordine del giorno con il quale si chiede "il giusto riconoscimento culturale e sociale  delle donne protagoniste della nostra storia e fino ad oggi oscurate, cancellate, marginalizzate e sospinte nel privato come sfera prioritaria di appartenenza".

Nell'articolo vengono riportati i numeri a supporto di quanto evidenziato con il commento:
"un dato allarmante che non rende giustizia al contributo femminile del nostro Paese".

Sono perfettamente cosciente di andare controcorrente ma consentitemi di fare alcune osservazioni.
Primo, ritengo esagerato che venga riservata quasi una pagina intera del Corriere Milano a questo argomento. Ci sono temi ed argomenti della vita sociale, culturale, impreditoriale di Milano che meritano, a mio modesto parere, di essere affrontati, approfonditi e portati a conoscenza del grande pubblico.
Secondo, credo che il Consiglio provinciale di Milano abbia cose molto più importanti ed urgenti a cui dedicarsi. Un esempio: le scuole.
Terzo, ma veramente una donna si sente più considerata, valorizzata, rispettata perchè trova nella sua città strade, piazze etc intestate ad altre donne? Oppure se vede il cartello stradale con le fattezze femminili anzichè quelle maschili?
Mi auguro sinceramente che questo non corrisponda alla realtà; in caso contrario, ahimè.....

Queste mie considerazioni non vogliono negare il fatto che moltissime personalità femminili dell'arte, della storia, della politica, della letteratura meritirebbero di avere il proprio nome e cognome su una "viaria" ma è necessario presentare un ordine del giorno, dedicare una pagina di un quotidiano nazionale ed usare termini quali "allarmante", "oscurate", "marginalizzate"?
La mia risposta semplicemente è no. Mi sembra decisamente esagerato.

La parità (sostantivo che non trova il mio favore) tra uomini e donne è un'altra cosa e si dimostra in altro modo: non può essere un pareggio 1a1, 2a2 o 1000a1000 come si trattasse di una partita di calcio.

giovedì 1 marzo 2012

AREA C: non ci sto

Nuovamente un argomento di stretta attualità per i milanesi e per tutti coloro che per motivi di lavoro entrano in Milano tutti i giorni.
Il provvedimento AREA C è iniquo per tutti: residenti e non residenti. Per i primi perchè è semplicemente assurdo che si obblighi un residente a pagare per rientrare a casa propria e per i secondi perchè l'importo del "pedaggio" è esagerato. Comunque le conseguenze di questo provvedimento le possiamo vedere tutti: un centro città triste, svuotato del suo normale e vivo via vai della gente, esercizi commerciali in crisi (e l'assessore Tabacci non sostenga che è colpa della crisi economica!)

Di seguito il volantino del comitato "Residenti no-charge" e il testo di una mia e-mail inviata al Sindaco Pisapia (che a tutt'oggi è in attesa, non pretendo di una risposta ma almeno di un cenno di ricevuta) in data 16 gennaio 2012.

MOVIMENTO

RESIDENTI - NO CHARGE
Residenti, non confinati

Sono un Residente e NON CI STO!

Lunedì 12 marzo
scadranno le 8 settimane dall’introduzione di AreaC. Saranno passati 40

giorni dal 16 Gennaio e
molti dei Residenti inizieranno a pagare per ritornare a casa.

Il Comune
, nonostante i proclami propagandistici di condivisione e di progettualità con noi

Residenti,
ci ignora. Le nostre proposte e sollecitazioni sono rimaste lettera morta

(emblematica la nostra lettera al Consiglio di Zona 1 del 20 febbraio, che non ha ancora

ricevuto risposta).
Possibile che la proposta di rendere liberi almeno gli accessi delle zone

di parcheggio di pertinenza
non sia mai stata considerata?

La strategia
sembra pertanto essere quella di ignorare le richieste dei Residenti e di utilizzare

la stampa per pubblicizzare interventi marginali che suonano ridicoli e che non sono mai stati

condivisi con i Residenti. Questa
strategia ci ha portato a ricorrere al TAR.

Il nostro messaggio all'amministrazione comunale è:

NON CI INTERESSA
circolare liberamente all’interno dei bastioni!

NON CI STIAMO
a pagare per tornare a casa!

NON CI STIAMO
a rottamare le nostre auto ancora in buono stato, che pagano la tassa di

circolazione, che passano le revisioni e i controlli dei gas di scarico!

NON CI STIAMO
a essere ignorati dall’Amministrazione Comunale e dal Consiglio di Zona 1.

Facciamo sentire che esistiamo, che non ci possono prendere in giro, inviando tutti

quanti questa comunicazione ai responsabili del Comune:

Assessore.maran@comune.milano.it
P. F. Maran Assessore alla mobilità comune di Milano

Sindaco.pisapia@comune.milano.it
G. Pisapia Sindaco di Milano

Stefano.donofrio@comune.milano.it
S. D'Onofrio Presidente Commissione Mobilità Zona 1

Fabioluigi.Arrigoni@comune.milano.it
F. Arrigoni Presidente Consiglio di Zona 1

Fotocopia questo volantino (o accedi al nostro sito per scaricare e stampare il documento

elettronico). Se ognuno di noi contribuirà alla causa distribuendo nelle portinerie, tra i negozianti

della zona e sui vetri delle auto parcheggiate nella nostra via una cinquantina di copie avremo

coperto tutto il nostro quartiere.

XXXXXXXXXXX
Gent.mo  Sig. Sindaco,

 Sono residente a Milano all’interno della ormai famigerata AREA C. Desidero in qualità di cittadina prima e di residente poi, sottoporre alla sua attenzione alcune considerazioni su AREA C cercando di essere il più possibile concisa ed allo stesso tempo esaustiva.



1)     Lei a più volte dichiarato - a difesa e sostegno della decisione di creare AREA C - che il 79% dei milanesi votò SI’ al referendum dello scorso mese di giugno e pertanto la maggioranza dei milanesi può ritenersi d’accordo con questo provvedimento. Mi lasci esprimere il mio disaccordo su questa affermazione: il referendum proposto dalla precedente giunta era un referendum “truffaldino”. Ecopass fu inserito “timidamente” all’interno del quesito insieme ad altri 11 interventi, alcuni assolutamente condivisibili, finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria di Milano con obiettivo finale e primario della tutela della salute della cittadinanza. Molti elettori condividendo la quasi totalità degli altri provvedimenti ha votato SI’ in qualche modo attribuendo poca importanza ad ECOPASS (sarebbe stato esteso a comprendere una maggiore porzione di territorio cittadino e non esteso in termini di pagamento per tutti).


2)     La tassa l’avete chiamata “Congestion Charge” in quanto nelle vostre intenzioni dovrebbe portare ad una decongestione del traffico nel centro di Milano e conseguentemente ad una riduzione dello smog: allora le domando di fornire spiegazione del perché i residenti che si recano al lavoro in auto uscendo dalla Cerchia dei Bastioni e alla sera rientrano alle proprie abitazioni DEBBANO pagare.


3)     Far pagare i residenti è prima di tutto una violazione dei diritti della persona (far pagare per rientrare nelle proprie case!) e in secondo luogo una contraddizione della natura stessa del balzello che avete ideato. Sorge il dubbio che non sia un Congestion Charge ma un charge e basta.


4)     Per difendere le vostre decisioni portate ad esempio città quali Londra e Stoccolma: ma avete studiato in modo attento e soprattutto critico le case histories di queste due capitali europee?

In tutta onestà ritenete che Londra e Stoccolma possano essere minimamente paragonate a Milano in termini di struttura, di viabilità e di sistema di trasporto pubblico?

Alcuni dati: Londra 13 linee della metropolitana che si estendono per 407 km, Stoccolma 3 linee metropolitane con un estensione di 108 km, Milano 3 linee della metropolitana per una lunghezza di 88 km. Aggiungo che Milano ha – e molto probabilmente avrà anche con linea 4 e 5 ultimate – delle zone della città NON servite.


5)     Prima di tutto deve essere potenziato e soprattutto migliorato, in termini di qualità del servizio, tutto il trasporto pubblico milanese. Quando Milano potrà vantare un servizio pubblico all’altezza di altre grandi capitali europee solamente allora si potrà pensare di fare pagare l’accesso al centro città:rendere operativo un tale provvedimento prima significa solamente voler fare cassa perché si obbliga il cittadino e/o il lavoratore a pagare per poter raggiungere il proprio posto di lavoro, per svolgere le normali attività di vita quotidiana e – apoteosi - rientrare a casa propria.
 

Cordiali saluti

Elisabetta Becker
 

http://residenti-nocharge.blogspot.com/

lunedì 27 febbraio 2012

Benzina e gasolio: corsa senza fine

Il prezzo medio della verde è giunto a € 1,82/litro  quello del gasolio a € 1,75/litro. Ma oggi in alcune zona del Cetro Italia la verde ha toccato il record di € 1,92/litro e il gasolio € 1,79/litro.
Cosa aspetta il Ministero dello Sviluppo Economico nella persona del Ministro Passera a metterci il naso e cercare di intervenire affinchè il prezzo non solo interrompa la sua corsa al rialzo ma possa anche scendere.
Solo pochi dati:
il costo medio del barile di petrolio (inclusi tutti i costi di spedizione e assicurazione) nel 2011 è stato di $ 110,28
il prezzo medio della benzina sp nel 2011 è stato di € 1,538/litro
il 23 gennaio le quotazioni del greggio WTI con consegna a marzo erano di $ 98,11/barile, quelle del Brent erano di $ 109,38 entrambe in calo rispetto al 2011.

Rilevazione del 20.02.2012

 

BENZINA

€/LITRO

GASOLIO
€/LITRO
1
Italia
1,752
1
Regno Unito
1,712
2
Grecia
1,742
2
Italia
1,702
3
Olanda
1,736
3
Svezia
1,656
4
Danimarca
1,727
4
Finlandia
1,585
5
Svezia
1,694
5
Grecia
1,552
6
Germania
1,669
6
Germania
1,529
7
Finlandia
1,644
7
Danimarca
1,528
8
Belgio
1,642
8
Ungheria
1,521
9
Portogallo
1,636
9
Belgio
1,504
10
Regno Unito
1,617
10
Irlanda
1,489

MEDIA PAESI EURO
1,637

MEDIA PAESI EURO
1,488

MEDIA 27 PAESI
1,605

MEDIA 27 PAESI
1,502

Ergo: la corsa della benzina in Italia la dobbiamo solamente a cattiva distribuzione, speculazione, tasse e un grande lavoro del governo tecnico del Prof. Monti che ha aumentato ulteriormente le tasse.

Un Paese che deve risollevarsi, che deve intraprendere la strada della crescita (sottolineo partendo da una situazione economica recessiva) non può essere vessato con costi dei carburanti per autotrazione assurdi che innestano una reazione a catena ulteriormente recessiva: si usa meno l'auto (i distributori vendono meno carburanti e prodotti legati all'uso dell'auto), i prodotti trasportati via gomma (la gran parte) subiscono aumenti di prezzo e i consumatori ne acquistano in quantità minori (i commercianti accusano contrazione dei consumi, meno ricavi e conseguenze sull'occupazione).

Questa corsa al rialzo, quasi quotidiana, è una vergogna: deve essere interrotta quanto prima.
E' opportuno che si prendano decisioni in merito: fare cassa da una parte e perdere dall'altra non è la soluzione per tornare a crescere, a produrre ricchezza, a creare lavoro e far stare meglio gli italiani.