venerdì 27 gennaio 2012

Giornata della memoria

Oggi ricorre la Giornata della Memoria, anniversario dell'ingresso delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa nel campo di sterminio di Auschwitz: 27 gennaio 1945.
Alcune brevi riflessioni per non dimenticare, per non rimuovere una delle pagine più tragiche della storia umana.


Tanti anni fa, durante una gita scolastica in Germania, visitai il campo di concentramento di Dachau: arrivammo "preparate" (se si può mai essere preparate a "vivere" una tale realtà) da lezioni tenute dai nostri professori ma - credetemi - fu un'esperienza sconvolgente.
A distanza di tanti anni (erano gli anni '80) ho ancora scolpite negli occhi le immagini delle baracche, dei forni, di quell'immenso luogo di morte.


Se possiamo proviamo a fermarci solo pochi istanti a pensare, a rivivere gli orrori e le atrocità commesse durante uno dei periodi più bui della storia dell'umanità. Fermiamoci a riflettere senza fare indigestione di retorica e di falsi moralismi: il ricordo deve essere funzionale ad un cambiamento del modo di pensare e di relazionarsi con gli altri in tutti gli ambiti della nostra vita personale e professionale.


Il ricordo della Shoa non deve essere un mettersi a posto la coscienza, ma uno spunto concreto per cambiare noi stessi e il mondo che ci circonda.






1 commento:

  1. Sono pienamente d'accordo con quanto scritto.
    L'unica cosa che mi fa pensare e come, al solito, le televisioni e i media in generale parlino solo di alcune vittime, mi spiego meglio.
    6 milioni di ebrei sono morti in una maniera orribile, e spero vivamente che non ricapiti mai più; ma non erano i soli nei campi di concentramento, questo va anche ricordato!!!

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