lunedì 13 febbraio 2012

Neve a Roma

Voglio tornare sull'emergenza neve che ha interessato il nostro Paese per fare qualche riflessione.
Certamente l'evento meteorologico è stato di grande eccezionalità per il nostro Paese, in particolare per alcune zone, ma ciò non deve portarci ad accettare acriticamente le situazioni che si sono create, i comportamenti messi in atto, le decisioni prese e l'informazione giornalistica propinataci in queste settimane.
Ogni regione, ogni provincia, ogni città ha le sue criticità che dovrebbero essere ben presenti a chi amministra, ci vive o lavora.
Ciò che ha scatenato il mio disappunto e mi ha fatto vergognare di essere italiana è stato ciò che è accaduto a Roma.
Roma non è certamente una città avvezza alle precipitazioni nevose ed alle temperature rigide di questi giorni ciononostante lo spettacolo fornito dall'Amministrazione Comunale, dai romani e dai telegiornali nazionali è stato a dir poco vergognoso.

Se a Roma sono caduti rami ed alberi per la neve scesa settimana scorsa (e lo stesso non è avvenuto a Milano) forse la causa è da ricercare nella poca o inesistente manutenzione del verde cittadino. Non si può sempre fare ricorso alla frase "ma a Roma non nevica mai......": la manutenzione del verde deve essere fatta non solo per evitare danni causati da eventi atmosferici invernali ma anche dai forti temporali estivi e - non da ulimo - per avere una città bella ed accogliente anche nelle sue oasi verdi.
Chiamasi PREVENZIONE.

Marciapiedi innevati: se a Roma sono pochi, pochissimi gli stabili con il servizio di portierato non è certamente colpa del Sindaco, della Protezione Civile, del Governo......o di chissà chi.
Cittadini responsabili avrebbero dovuto provvedere a pulire la porzione di marciapiede di pertinenza dello stabile di residenza e non appellarsi sempre e con vis polemica alle fantomatiche "istituzioni": impariamo a rimboccarci le maniche anzichè aspettare che qualcuno faccia le cose per noi.

I telegiornali si sono dimostrati "complici" di questo italico modo di pensare, di essere, di vivere: la drammatizzazione di una situazione che di drammatico non aveva nulla, il soffiare sul fuoco della triste polemica tra Sindaco e Protezione Civile.

Cosa credete possano aver pensato i numerosi turisti stranieri presenti ieri a Roma che si sono trovati con musei, monumenti, negozi chiusi per "emergenza neve" quando di neve a Roma (la Roma frequentata dai turisti) non c'era più neppure l'ombra?

Da ultimo l'aumento dei prezzi della frutta e della verdura: chi - come me è nato negli anni '60 e anche prima - sa perfettamente che alcune tipologie di verdura e di frutta durante l'inverno non si mangiavano perchè trattavasi di colture estive (al massimo primaverili).
Se zucchine, peperoni, fragole hanno raggiunto prezzi considerati esagerati il comportamento del consumatore maturo ed intelligente è semplice: non acquista.
Credo non sia la morte di nessuno se per un certo periodo non si mangiano, zucchine, peperoni e gli altri prodotti "non di stagione", in attesa di prezzi più ragionevoli.
Direte: gli agricoltori saranno costretti a buttare via tonnellate di produzione. Sbagliato: li venderanno ai prezzi pre-gelo guadagnando qualcosa in meno se effettivamente hanno dovuto sostenere costi superiori per la loro coltivazione e raccolta.
Se si devono fare dei sacrifici, si fanno, ma li dobbiamo fare tutti.






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